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Archive for 5 Maggio 2011

Los de Abajo

 Marcia Nazionale per la Giustizia

Gloria Muñoz Ramírez

Tutto è pronto per accogliere e marciare accanto alle basi di appoggio dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) chi si mobiliteranno oggi provenienti dalla Selva, dal Nord e dagli Alots del Chiapas fino alla città di San Cristóbal de las Casas, dovesi esprimeranno in relazione all’appello lanciato dal poeta e giornalista Javier Sicilia, nel contesto della Marcia Nazionale per la Giustizia e contro l’Impunità.

A Jovel cresce l’aspettativa per la riapparizione pubblica degli zapatisti per le strade. Dal febbraio scorso hanno rotto il silenzio con l’inizio di uno scambio epistolare col filosofo Luis Villoro, nel quale hanno definito la loro posizione rispetto alla cosiddetta guerra di Calderón: “Questa guerra (persa dal governo fin dal suo concepimento, non come la soluzione ad un problema di insicurezza, bensì ad un problema di legittimità contestata), sta distruggendo l’ultima risorsa che rimane ad una nazione: il tessuto sociale”, ha denunciato allora il Subcomandante Marcos, capo militare e portavoce zapatista.

Dopo oltre cinque anni gli zapatisti tornano per le strade di San Cristóbal. L’ultima volta che manifestarono in Chiapas fu durante i blocchi che realizzarono in appoggio all’Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO) a metà del 2006. Mesi prima, il primo di gennaio di quell’anno, migliaia delle loro basi di appoggio e simpatizzanti riempirono la città durante l’inizio dell’Altra Campagna.

La situazione del paese è un’altra. Oggi la mobilitazione sarà per unire la loro voce (o il loro silenzio, in questo caso) alla grande protesta nazionale contro la guerra imposta da Felipe Calderón, che “ha trasformato la lotta contro il crimine organizzato in un argomento totalitario per, premeditatamente, generalizzare la paura in tutto il paese”, e che ora “affronta le voci degne ed organizzate di familiari e vittime di questa guerra”.

Gli zapatisti si mobiliteranno in silenzio per la prima volta in oltre 17 anni. E lo faranno così “contro la follia organizzata e disorganizzata che sta mietendo vite innocenti, che sono nuovamente assassinate all’essere qualificate, dalla semplicioneria governativa, come sicari o vittime collaterali”.

Per il momento, mentre la marcia nazionale partita da Cuernavaca è già alle porte di Città del Messico, in Chiapas, fin da molto presto, si concentreranno nella valle di Jovel  organizzazioni e collettivi dell’Altra Campagna, provenienti dalle comunità di Mitzitón, Cruztón e Bachajón, così come organizzazioni e singole persone di Tuxtla Gutiérrez e membri del Consiglio Autonomo Regionale della Zona Costa, tra altre organizzazioni che si uniscono a questa storica e silenziosa mobilitazione. http://www.jornada.unam.mx/2011/05/07/index.php?section=opinion&article=014o1pol

losylasdeabajo@yahoo.com.mxhttp://www.desinformemonos.org

(Traduzione “Maribel” – Bergamo)

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La Jornada – Giovedì 5 maggio 2011

L’EZLN e L’Altra Campagna parteciperanno alle mobilitazioni convocate dal poeta Javier Sicilia

Hermann Bellinghausen. San Cristóbal de las Casas, Chis. 4 maggio. L’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) e diverse organizzazioni dell’Altra Campagna nel Distretto Federale, stato di Messico, Puebla e Tlaxcala, hanno invitato gli aderenti alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona a mobilitarsi i prossimi 7 e 8 maggio, insieme alla Marcia per la Pace con Giustizia e Dignità che inizia questo giovedì a Cuernavaca, Morelos.

“Non possiamo permettere che i nostri ragazzi continuino ad essere uccisi”, si sostiene nella convocazione. “Non possiamo permettere che si stabilisca lo Stato di emergenza in Messico, né che Felipe Calderón continui a seminare lutti nelle case di migliaia di messicani, di molti dei quali non sappiamo nemmeno il nome. Non possiamo permettere che si continui a distruggere il tessuto sociale di popoli, comunità, quartieri, scuole, famiglie, tutti questi obiettivi centrali di questa guerra. Non possiamo permettere che si distrugga la nazione”.

A causa del “vigliacco assassinio” di Juan Francisco Sicilia Ortega, María del Socorro Estrada Hernández, Jaime Gabriel Alejo Cadena, Álvaro Jaimes Avelar, i fratelli Julio César e Luis Antonio Romero Jaimes e Jesús Chávez Vázquez, “un’ondata di rabbia e indignazione si è sollevata contro chi si presume debba provvedere alla sicurezza della popolazione: lo Stato messicano”.

A quattro anni da quando Felipe Calderón ha dichiarato “guerra” al crimine organizzato, “il panorama che si scorge nel nostro paese è di desolazione, morte e paura”, aggiungono. “Questa guerra, fatta per ottenere la legittimità che non ha mai avuto, ha significato già 40 mila messicani morti, molti battezzati con l’infame nome di ‘effetti collaterali’. Non solo non si sono raggiunti gli obiettivi di questa guerra, ma il paesaggio che disegna è quello di un paese raso al suolo”.

Le organizzazioni convocano tutti i membri dell’Altra Campagna a trovarsi a Città del Messico, davanti all’Emiciclo a Benito Juárez, sabato 7 alle ore12. I promotori organizzeranno un incontro e poi formeranno delle brigate per distribuire volantini, quindi inviteranno ad unirsi alla marcia di domenica, dal Monumento alla Rivoluzione, “alla grande marcia che partirà dalla da Città Universitaria”.

Organizzazioni e collettivi si fanno eco dell’annuncio dello stesso EZLN, emesso nei giorni scorsi, che le sue basi di appoggio manifesteranno per le strade di San Cristobal de las Casas sabato, anche come parte della marcia nazionale convocata dal poeta Javier Sicilia.

Insieme all’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, firmano anche: Unidad Obrera y Socialista; Red contra la Represión y por la Solidaridad; Red Mexicana de Trabajo Sexual; Brigada Callejera de Apoyo a la Mujer “Elisa Martínez”; Colectivo Autónomo Magonista; Campaña contra la Represión Política y la Tortura Sexual. Inoltre: Derechos Humanos y Enlace Urbano de Dignidad (Puebla); Central Nacional Urbano-Campesina (Tlaxcala) e la squadra di appoggio della Commissione Sesta dell’EZLN.

Dalla città di Los Angeles, California, il Fronte Indigeno delle Organizzazioni Binazionali ed il Fronte Unito de Popoli Americani annunciano che, “in risposta all’appello dell’EZLN di mobilitarci contro la narcoviolenza in Messico, in solidarietà col movimento civile guidato da Javier Sicilia, e per denunciare il modo in cui gli emigrati sono colpiti dai signori del narco e la complicità governativa, domenica faremo una manifestazione di protesta di fronte al consolato del Messico” in questa città.

Azioni simili si svolgeranno a New York ed in altre città degli Stati Uniti; in Germania, sono confermate mobilitazioni a Berlino, Amburgo e Francoforte. http://www.jornada.unam.mx/2011/05/05/index.php?section=politica&article=012n1pol

(Traduzione “Maribel” – Bergamo)

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